
I COLORANTI ISTOLOGICI SONO SOSTANZE COLORANTI CHE SI LEGANO CON MINORE O MAGGIORE
SPECIFICITÀ A STRUTTURE BIOLOGICHE
I vari componenti dei tessuti hanno la stessa densità ottica
• prima dell’osservazione al microscopio, il tessuto deve essere colorato, per aumentare il contrasto
• coloranti con affinità per componenti cellulari e tissutali diverse possono essere combinati nella stessa sezione istologica
Affinità tintoriali
Basofilia componenti acide nucleo DNA, cromatina, citoplasma ribosomi, RER, Acidofilia componenti basiche, citoplasma molecole basiche, proteine citoplasmatiche
Coloranti selettivi
Ematossilina (colorante basico): ha affinità per molecole acide come DNA, colorando in blu
Eosina (colorante acido): ha affinità per molecole basiche come molt eproteine citoplasmatiche, colorandole in rosso/rosa
• Giemsa (blu di metilene, eosina e azzurro II) usata per colorare le cellule del sangue
metodo tricromico di Mallory: colora le parti elastiche del tessuto connettivo
metodo di Masson
metodo di Azan
orceina: usata per lo studio di cromosomi, colora il t.connettivo evidenziando le fibre elastiche
metacromasia: consiste sulle proprietà che hanno certi coloranti basici del gruppo della tiazina (specialmente il blu di toluidina, la tionina, l'azzurro A) di assumere una colorazione diversa dalla tinta delcolorante impiegato (rosso violetto con il blu di toluidina ad esempio)
questi coloranti hanno un caratteristico colore blu (ortocromatico) quando sono diluti in soluzione ma quando si legano in grande quantità a un substrato, formando dimeri e polimeri, assorbono la luce a una più bassa lugnhezza d'onda e appaiono di colore rosso (metacromatico)
si verifica con sostanze ad alto peso molecolare che presentano molti gruppi anionici liberi come i glicosamminoglicani acidi della sostanza fondamentale dei tessuti connettivi
coloranti vitali: assunti dalle cellule viventi permettendo la loro identificazione e lo studio di funzioni particolari;
rosso neutro: concentrato elettivamente nei granuli specifici di dei leucociti colorando quelli dei neutrofili in rosa, quelli degli eosinofili in giallo e i granuli basofili in rosso mattone
colorazione sopravitale: se il colorante è somministrato a cellule o a tessuti isolati dell'organismo
alirazina: incorporata elettivamente nella sostanza fondamentale dell'osso in corso di calcificazione, colorandola in rosso
verde Janus: colora i mitocondri in virtù delle loro proprietà ossido-riduttive
coloranti colloidali: trypan blu, litio carminio, blu pirrolo, fagocitati dai macrofagi all'interno di vacuoli citoplasmatici (granulopessia), permettendo l'identificazione di queste cellule e lo studio della fagocitosi
il blu di metilene colora vitalmente gli assoni delle cellule nervose
• Tricromica
• PAS: colorazione per i carboidrati, reazione acido periodico- Shiff;
trattamento preliminare con acido periodico che ossida i gruppi 1,2-glicol degli zuccheri in gruppi aldeidici e successiva reazione con il reattivo di Schiff (leucofucsina, ottenuta trattando la fucsina basica con acido solforoso); la parafucsina (cloruro di triamino-trifenilmetano) contenuta nella fucsina basica reagisce con l'acido solforoso trasformandosi in un reattivo incolore, l'acido bis-N-aminosolfonico
camrinio di Best: evidenziare glicogeno
• Oil red O: colorazione per i lipidi
TRICHROME DE MASSON: colorazione per proteine, insieme a reazione di Millon (nitromercurico si combina con la tirosina, rosso), reazione al diazonio (forma complessi con tirosina, triptofano e istidina), metodo di Bennet per evidenziare gruppi -SH e metodi per la dimostrazione dell'arginina come Sakaguchi
metodi per studiare gli enzimi prevedono l'inclusione di sezioni di tessuto in un substrato specifico per l'enzima da studiare (es. metodo di Gomori-Takamatsu, specifico per la fosfatasi alcalina)
BLEU DE TOLUIDINE, blu di metilene, azzurro B, ecc. per acidi nucleici
miscela verde di metile-pironina che colora il DNA in verde e l'RNA in rosso
reazione di Feulgen per identificare in modo specifico il DNA: idrolisi acida blanda con HCl che scinde il legame purina-zucchero, liberando il gruppo aldeidico del deossiribosio, seguente trattamento con reattivo di Schiff che reagisce con i gruppi aldeidici e colorando di rosso porpora